Il Festival Internazionale del Cinema di Salerno è uno degli appuntamenti più antichi e rappresentativi della tradizione cinematografica italiana. Nato nel 1946, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, diede voce a una forte volontà di rinascita culturale.
L’obiettivo era chiaro: portare il cinema tra la gente, far conoscere il linguaggio audiovisivo come forma espressiva moderna e accessibile. In quegli anni i film venivano proiettati anche grazie a stazioni mobili allestite nelle piazze e nei piccoli paesi della provincia, affinché l’arte del grande schermo arrivasse ovunque, anche dove le sale non esistevano.
Negli anni, il festival ha saputo evolversi, restando fedele alla sua vocazione popolare ma ampliando l’attenzione alle componenti tecniche e comunicative del cinema, inteso come strumento di crescita sociale, inclusione e dialogo.
Dal 28 novembre al 3 dicembre 2011, il festival celebrò la sua 65ª edizione, un traguardo importante che venne dedicato a un anniversario storico: i 150 anni dell’Unità d’Italia. La programmazione di quell’anno fu improntata al racconto della memoria nazionale e delle radici culturali del Paese, unendo opere contemporanee e sguardi sul passato.
Le proiezioni, gli incontri e i momenti di approfondimento furono pensati per valorizzare il ruolo del cinema nel rappresentare l’identità collettiva italiana, evidenziando quanto il linguaggio filmico abbia contribuito, nel tempo, a interpretare i cambiamenti della società e a costruire un immaginario comune.
L’edizione del 2011 confermò il legame profondo tra Salerno e la sua manifestazione cinematografica, un legame fatto di partecipazione popolare, attenzione alle professionalità emergenti e riconoscimento della storia. Anche nel nuovo millennio, il Festival di Salerno ha mantenuto la sua funzione originaria: rendere la cultura cinematografica un bene condiviso, capace di avvicinare pubblico e creativi, territorio e innovazione.
Oggi come allora, il festival continua a crescere e ad aggiornarsi, con sezioni dedicate a lungometraggi, cortometraggi, documentari, animazione e alle nuove tecnologie dell’immagine. Una tradizione che non si limita a celebrare il passato, ma che guarda avanti con la stessa energia che animò la sua nascita nel 1946.
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